Quegli oscuri legami

Sono certo che dietro i sequestri ci siano delle organizzazioni massoniche deviate e naturalmente esponenti del mondo politico. Tutto questo rientra nella strategia della tensione: seminare il terrore tra gli italiani per spingerli a chiedere un governo forte, capace di ristabilire l’ordine“.
[Riflessione di Occorsio all’amico e collega Ferdinando Imposimato]

Vittorio Occorsio si occupò per primo, a partire dall’aprile del 1976, della loggia massonica segreta P2 iniziando ad indagare sui rapporti tra terrorismo neofascista, massoneria e apparati deviati del SIFAR. L’attività d’inchiesta l’aveva già visto impegnato nelle indagini sui due colpi di Stato mancati: il Piano Solo e il golpe Borghese. Avviò un’indagine sui rapporti tra alcuni esponenti della P2, il terrorismo nero e organizzazioni malavitose quali la Banda dei Marsigliesi dedite ai sequestri di persona. Maturò in lui il convincimento al termine delle indagini

Il delitto di Occorsio, oltre alla vendetta dell’estrema destra, potrebbe avere moventi ulteriori, considerato il percorso investigativo che aveva portato il magistrato a indagare intorno ai legami della mafia nella capitale, nella stagione dei sequestri. Le intuizioni di Occorsio troveranno alcune conferme nelle attività di Michele Sindona con riguardo al riciclaggio di soldi di provenienza mafiosa.